Con 52 operatori il Presidio di Riabilitazione di via Dionisio svolge un servizio di assistenza domiciliare nelle periferie di Roma est.
In un contesto di fragilità sociale, il Presidio di Riabilitazione di via Dionisio svolge un servizio di assistenza domiciliare che si rivolge principalmente a tre tipologie di utenti: bambini in età evolutiva, adulti affetti da sclerosi multipla e pazienti ciclici. Il Presidio è accreditato per un totale di 90 accessi giornalieri e ad oggi assiste 42 minori (da 0 a 18 anni) con disturbi neurologici e/o atipie dello sviluppo e 82 adulti, con patologie neurologiche, di cui 27 con Sclerosi Multipla, e ortopediche; nel gruppo degli adulti si alternano pazienti ciclici.
“Assistere a domicilio il paziente – afferma Annarita Bellantoni, coordinatrice del servizio – significa seguire un percorso di riabilitazione professionale e allo stesso tempo entrare nella dimora di una persona e iniziare a far parte della sua quotidianità. Per questo l’intervento domiciliare, per essere funzionale, deve necessariamente tenere conto del contesto sociale e familiare dell’individuo. È importante coinvolgersi professionalmente e umanamente con il paziente e assistere la persona nella sua interezza, tenendo conto della sua situazione, della famiglia e delle sua storia- conclude”.
Da questo presupposto prende forma il metodo con cui gli operatori di via Dionisio assistono i pazienti. Un equipe, composta da 45 terapisti, 4 medici, 2 psicologi, 1 assistente sociale e, che lavora in sinergia, entrando con discrezione nelle vite dei pazienti, supportandoli in un percorso che mira ad essere globale e incidere in maniera significativa sulla vita della persona assistita.
Tale approccio riguarda i pazienti più piccoli con patologie sindromiche e degenerative e anche i pazienti adulti affetti da sclerosi multipla.
Un chiaro esempio di approccio globale, comprensivo del contesto sociale e familiare, è il progetto di mindfulness per i caregivers che ha lo scopo di supportare le famiglie attraverso incontri quindicinali online, iniziato durante il lockdown e che riprenderà nel mese di febbraio per l’apporto positivo riscontrato nei familiari e di conseguenza anche negli utenti.