L’attribuzione del riconoscimento da parte del Consiglio comunale della cittadina marchigiana alla nostra Cooperativa testimonia l’alta professionalità degli operatori che hanno gestito i servizi e si sono presi cura dei 103 anziani, ospiti della Fondazione Ceci. La vicepresidente: «Lieti dell’apprezzamento; da sempre a fianco delle Istituzioni per il bene delle persone più fragili».
Camerano, 31 agosto 2020 – I 60 operatori impiegati nella gestione dei servizi socio sanitari e assistenziali della Residenza protetta e Casa di Riposo della Fondazione Ceci sono stati insigniti di un attestato di benemerenza per il lavoro profuso durante il periodo del lockdown nella Struttura che ospita 103 anziani, anche non autosufficienti. Qui da alcuni anni Nuova Sair presta servizi socio sanitari e di assistenza, occupandosi anche delle cucine interne, per dare risposte globali alle istanze degli utenti e della committenza.
A ritirare l’attestato – conferito dal Consiglio comunale nel giorno della festa del patrono cittadino, San Giovanni Battista – è stata la vicepresidente della cooperativa, Maria Elena Tagliacozzo che ha voluto ricordare, anche a nome del presidente Rosario Riccioluti e di tutti i soci di Nuova Sair, l’impegno durante il periodo più critico dell’emergenza sanitaria: «I nostri operatori sono stati sempre presenti, anche durante il lockdown, osservando nella vita privata e nella struttura tutte le misure di sicurezza per limitare il rischio di contagio per gli ospiti del Ceci. Abbiamo pensato prima agli utenti, alle loro necessità socio sanitarie, di assistenza; di più, siamo stati quella famiglia che gli anziani del Ceci non potevano incontrare, isolati nella struttura. Siamo orgogliosi del lavoro dei nostri operatori ai quali vanno i nostri più sinceri ringraziamenti per l’alto spirito di servizio con cui hanno operato nel momento più difficile dell’emergenza. Ancora, ringraziamo il comune di Camerano – conclude – per aver riconosciuto pubblicamente l’impegno straordinario e la generosa disponibilità dei nostri operatori».
Presente alla cerimonia, organizzata all’aperto dalle Istituzioni locali per garantire la sicurezza, anche Monica Napau, referente Nuova Sair per le Marche, che ha vissuto in prima linea insieme ai 60 operatori i mesi durissimi della chiusura. «Abbiamo fatto il nostro dovere, come sempre – fa sapere la dottoressa Napau – consapevoli che quando si lavora a contatto con le persone fragili, già in condizioni precarie di salute, l’attenzione deve essere massima. Così, senza nascondere l’apprensione per quanto stava succedendo, abbiamo proseguito a lavorare per garantire tutti i servizi ai nostri ospiti anziani. Per questo ringraziamo tutti gli operatori, uno a uno, e il coordinatore Vito Castellano che non si è mai risparmiato, vigilando sul rispetto scrupoloso delle procedure, e mettendosi a disposizione senza vincoli».
La sindaca di Camerano, Annalisa Del Bello, e il presidente della Fondazione Ceci, Massimo Piergiacomi, hanno speso pubblicamente parole di grande elogio verso la cooperativa Nuova Sair e tutti i suoi lavoratori, parlando di “gestione esemplare”.
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