
Nuova Sair al I Congresso nazionale degli Ordini dei Tecnici sanitari di radiologia medica e delle professioni sanitarie tecniche, della riabilitazione e della prevenzione
RIMINI – Attivare le risorse del paziente e promuovere il suo Empowerment migliorando la sua qualità di vita e il suo grado di autonomia: è l’obiettivo dell’Educazione Terapeutica del Paziente (ETP), una delle competenze trasversali delle figure professionali della riabilitazione, ad oggi poco sviluppata da percorsi di formazione dedicati.
Proprio di ETP tratterà il contributo di Carole Braccini e Valentina Di Lorenzo della Cooperativa Nuova Sair che sarà presente come Poster al 1° Congresso nazionale della Federazione nazionale degli Ordini dei Tecnici sanitari di radiologia medica e delle professioni sanitarie tecniche, della riabilitazione e della prevenzione, che si terrà dall’11 al 13 ottobre presso il Palacongressi di Rimini.
Braccini e Di Lorenzo proporranno, in tale contesto, una riflessione sui risultati di uno studio di caso che analizza la Competenza Educativa nelle professioni Sanitarie della Riabilitazioni che lavorano nel Servizio Domiciliare Nuova Sair di Via Dionisio a Roma la cui Direzione Sanitaria è del Dott. A. Cancelli.. L’ Educazione Terapeutica fa parte del Core Competence sviluppati delle Professioni Sanitarie della Riabilitazione ma ad oggi è un area poco sviluppata da percorsi formativi dedicati. L’ETP, nata alla fine degli anni Settanta dopo anni di prassi sperimentata prevalentemente nell’ambito di patologie croniche come diabete e obesità, si è sviluppata in ambito riabilitativo prima attraverso le linee guida OMS poi attraverso le associazioni di categoria nella formazione di profili professionali quali Fisioterapisti, Terapisti Occupazionali, Logopedisti e Terapisti della Neuro-psicomotricità dell’età evolutiva.
Il lavoro delle due esperte mette in luce l’attenzione che la Nuova Sair ha verso la multidisciplinarietà e un approccio globale alla persona nella presa in carico domiciliare.
L’Educazione Terapeutica – spiegano le due esperte di Nuova Sair- è una ‘core competence’ delle professioni sanitarie in cui noi di Nuova Sair crediamo profondamente, motivo per cui abbiamo deciso di analizzare la questione con lo studio che presenteremo al congresso: è necessario sviluppare percorsi multidisciplinari, con un approccio alla persona che sia globale, l’unico valido a promuovere le risorse dell’individuo e del nucleo familiare.
Nella presa in carico della disabilità complessa – spiegano le autrici- dovuta a patologie croniche dell’Età Adulta e Pediatrica (Sclerosi Multipla, Sdr di Parkinson , Paralisi Cerebrale Infantile ecc. ecc.) di cui il Servizio è necessario un approccio globale all’individuo sia l’unico valido a promuovere risorse della persona e del nucleo familiare. Interrogarsi seriamente su come proporre percorsi di crescita professionale ai propri operatori in questa direzione dimostra la concretezza della visione riabilitativa della Cooperativa ed è il primo passo in questa direzione.
L’applicazione dell’Educazione Terapeutica del Paziente (ETP) – aggiungono – nel contesto riabilitativo domiciliare risponde alla necessità di trasmettere competenze alla persona disabile e ai suoi familiari, ma emergono anche delle peculiarità e delle criticità nella comunicazione riabilitatore-paziente in un setting così “scivoloso” ma anche pieno di potenzialità come la Casa.
Tale competenza – specificano – risulta trasversalmente riconosciuta come parte del Core Competence delle diverse Professioni sanitarie della Riabilitazione. Abbiamo una letteratura ricca di studi e numerosi eventi formativi sull’addestramento del caregiver in questo setting, ma rispetto ad un approccio educativo terapeutico in riabilitazione abbiamo ancora pochi studi e pochi eventi formativi dedicati. A domicilio, ancor più che in ambulatorio, risulta necessario che il terapista abbia ottime competenze nell’ambito dell’educazione terapeutica, approccio che nasce proprio per la gestione del paziente affetto da patologia cronica.
Dall’esperienza dei nostri operatori – aggiungono – risulta evidente che in un contesto come quello familiare e intimo della propria casa, siano necessarie delle competenze emotive, relazionali e comunicative specifiche. In particolare, è necessario affrontare con delicatezza uno dei principali ostacoli a questo genere di interventi, cioè la resistenza del ‘caregiver’, il cui ruolo è caratterizzato da una complessità di dinamiche psicologiche che lo coinvolgono.