Per offrire una efficace risposta socio-educativa ai bisogni complessi delle famiglie in condizione di fragilità, l’educatore professionale deve realizzare un’analisi ed una conoscenza approfondita dei contesti di vita: le reti sociali e relazionali, le realtà territoriali, possono dare nuove e significative opportunità alle persone in condizioni di fragilità.
Al Centro per le famiglie “Il Sole” gestito da Nuova Sair a Frattamaggiore, ad esempio, la conoscenza dei contesti di vita degli utenti è spesso determinante. «Per supportare i nostri utenti minori di età – commenta Luca Belfiore, educatore del Centro – è importante tenere presente i contesti in cui sono inseriti: dalla famiglia alla scuola, alle associazioni del territorio. Conoscere i contesti ci permette di comprendere i bisogni e di elaborare strategie di intervento».
Così, gli educatori del servizio educativo domiciliare del Centro organizzano vere e proprie reti di supporto per l’utenza. «Capita spesso, per esempio, di avere davanti ragazzi di 17 anni che non studiano, non lavorano e non riescono a trovare una loro strada – spiega Belfiore. In questi casi le realtà associative si rivelano un supporto fondamentale per il reinserimento dei nostri giovani nel tessuto sociale. Siamo entrati in rapporto con realtà locali che organizzano corsi di formazione e permettono ai ragazzi di scoprire una passione, imparare un mestiere – aggiunge. Così forniamo opportunità reali ai nostri ragazzi e li mettiamo in condizioni di emanciparsi dalla loro condizione di fragilità per scommettere sul futuro».
Ricercare tutte le modalità per accrescere la funzionalità dei comportamenti e il benessere individuale è un lavoro quotidiano per gli educatori professionali Nuova Sair che mettono sempre al centro la persona, l’utente. «Il nostro compito ultimo – chiosa Belfiore – è saper cogliere la bellezza, la positività che è sempre presente in ciascun individuo e metterla in luce, valorizzarla».