La cooperativa Sociale Nuova Sair  è accreditata per il  Servizio Educativo Domiciliare al Comune di Palermo relativamente ai Progetti Individuali ex art. 14 L. 328/00.

In questo ambito è stato attivato uno specifico supporto educativo per 5 ragazzi con disturbo dello spettro autistico, di età compresa tra 16 e 19 anni, per i quali vengono organizzate settimanalmente uscite di gruppo che coinvolgono anche gli operatori, così da portare l’assistenza domiciliare anche nei normali contesti di vita.

L’obiettivo è quello di orientare il lavoro educativo verso una riscoperta delle proprie competenze personali nell’ambito della socializzazione e sviluppare delle autonomie in un piano ludico e di divertimento. Durante queste uscite il personale educativo segue i ragazzi nello sviluppo di una serie di competenze (come per esempio la gestione dei soldi), osservando e promuovendo adeguate dinamiche e comunicazioni tra pari, soprattutto nei ragazzi con disturbo dello spettro autistico.

Alcune delle attività proposte sono state serate al cinema, al ristorante, al bowling, ma anche visite in centro città, finalizzate alla scoperta o alla miglior conoscenza di alcuni monumenti o luoghi d’interesse culturale, durante le quali ad ognuno dei ragazzi è stato dato il compito di fare da guida per un monumento e spiegarlo agli altri. Altre attività di gruppo sono state svolte presso un centro in cui i ragazzi hanno potuto sperimentarsi in laboratorio di cucina, gestione dell’ambiente e organizzazione della stessa attività, in quanto a loro è anche affidata la redazione della lista spesa e, con la supervisione a turno degli educatori, l’acquisto al supermercato del necessario. Contestualmente alle serate di gruppo sono stati strutturati momenti laboratoriali, di svago e intrattenimento anche con la proposta di giochi sociali.

Finalità dell’intervento di gruppo – spiega Susanna Messina, responsabile area Sicilia di Nuova Sair – è soprattutto lo sviluppo e il rinforzo dell’autostima personale dei ragazzi, in quanto accostarsi ad attività ludiche e ricreative in autonomia, senza la presenza dei genitori e in un contesto percepito come amicale, non solo permette un’immediata gratificazione legata alla gestione del tempo libero, ma suscita negli utenti uno spontaneo accrescimento del proprio giudizio sulle capacità personali.

Molti incontri di gruppo – aggiunge Susanna Messina – si svolgono in orario serale. Questo ha permesso, anche grazie alle competenze professionali e relazionali degli educatori,  di creare momenti di convivialità che però hanno impegnato i ragazzi in abilità decisionali, organizzative, di gestione consapevole del denaro, del saper stare a tavola in luoghi pubblici limitando uso dei telefoni, modulando il tono di voce favorendo canali di comunicazione verbale e non verbale efficaci.