Il 21 settembre si celebra la Giornata Mondiale Dell’Alzheimer e Nuova Sair rinnova la sua attenzione e il suo impegno nei confronti di una complessa e grave patologia neurodegenerativa che colpisce congiuntamente il paziente e tutta la sua rete di relazioni significative tanto da parlare di malattia della famiglia.

Rosario Riccioluti, presidente della cooperativa Nuova Sair, sostiene che la presa in carico da parte delle nostre strutture che si occupano di accogliere e assistere i pazienti con diagnosi di Demenza di Alzheimer include, sostiene e valorizza la figura dei familiari, spesso sempre più logorati e provati da un intenso e prolungato impatto emotivo che la malattia e la sua complessa gestione provoca.

Accompagnare la persona con diagnosi di Alzheimer comporta sovente per il familiare un’inversione repentina dei ruoli: i figli diventano genitori, i genitori figli con uno sconvolgimento degli equilibri dell’intera famiglia. Imparare ad accettare e gestire al meglio questi delicati passaggi non è facile e serve un supporto adeguato.

Proprio per questo la famiglia è al centro delle iniziative avviate nella RSA di Piazzale Gradoni di Portici (Napoli), Distretto 34 dell’ASL Napoli 3 Sud, in collaborazione con la Cooperativa Nuova Sair, il Consorzio Luna, Gesco Sociale e l’OdV I Vesuviani. Il 21 settembre il Polo Geriatrico aprirà le porte per una giornata di formazione e sostegno indirizzata ai parenti “caregivers” dei pazienti di Alzheimer.

Nella giornata sarà anche prevista la visita alla struttura con la possibilità di conoscere più da vicino programmi di terapie non farmacologiche innovative per la cura della malattia di Alzheimer come l’«arte terapia», a cura di Gianluca Belfiore, educatore professionale di Nuova Sair. La stessa RSA ha organizzato in passato l’Alzheimer Café, un progetto che include giornate di formazione specificatamente dedicate ai caregivers.

Con lo stesso spirito, la Residenza Protetta e la Casa di Riposo “Fondazione CECI” di Camerano (An), in collaborazione con la Cooperativa Nuova Sair, propone ai parenti delle persone accolte nella Casa di Riposo un percorso di sostegno psicologico attraverso colloqui dedicati. Questi incontri con la psicologa della struttura permettono ai parenti di avere più informazioni sulla patologia e sulla gestione dei disturbi emotivi, cognitivi e comportamentali, sostenendoli parallelamente nell’accettazione di una condizione che si sviluppa su un andamento degenerativo cronico.

Il duplice percorso di formazione e supporto da parte di personale specializzato permette ai familiari di implementare strategie di comunicazione e relazione al paziente più appropriate e vicine ai suoi bisogni, aumentando il livello di gratificazione. Ciò rende poi possibile il coinvolgimento dei caregivers a fianco dei pazienti nei programmi di terapie non farmacologiche come ad esempio la terapia della bambola (creata in Svezia alla fine degli anni 90 per stimolare l’empatia e le emozioni dei bambini e degli adulti), con benefici effetti in termini di riduzione dei sintomi comportamentali e aumento del benessere e della qualità percepita.

 

 

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