CERVESINA (PAVIA) – Sono i “clown di corsia di Voghera” i protagonisti di un’esperienza innovativa e coinvolgente che utilizza la clownterapia come metodo per stimolare gli anziani ospiti della RSA Paolo Beccaria – gestita dalla Nuova Sair – tutti over i 65 anni e che presentano situazioni di fragilità come deficit dell’autonomia personale o patologie degenerative neurologiche (Alzheimer e Parkinson). A questo occorre aggiungere anche l’aspetto ludico e ricreativo di tale iniziativa che rappresenta un momento di gioia e serenità per tutti coloro che vivono in situazioni difficili e spesso dolorose.

Agli incontri con i clown di Voghera, che si tengono due volte al mese per tutto l’anno, partecipano tutti gli ospiti della struttura insieme ai loro cari, proprio per creare un clima di famiglia e di condivisione. Ad alcuni particolari momenti festivi animati dai Clown vengono invitati anche i bambini della Scuola Primaria di Cervesina e gli abitanti del paese.

I Clown portano all’interno della struttura musica, palloncini, scenette comiche e trucchi di magia e comunicano con gli ospiti per mezzo della voce, del sorriso e della mimica. In alcuni casi, infatti, la comunicazione fisica sostituisce la parola, quando essa non arriva in modo diretto, e in questo modo un sorriso, una stretta di mano, un abbraccio riescono a dare molto di più delle parole stesse.

Sono previste poi durante ogni incontro anche delle visite ai pazienti allettati, così da portare un sorriso anche alle persone che non possono partecipare all’attività di animazione insieme agli altri. I Clown sono costantemente impegnati nel trovare il modo giusto di relazionarsi: è importante che l’ospite non venga costretto solo al ruolo di spettatore, ma che riesca a partecipare attivamente allo spettacolo creato per lui.

 

L’obiettivo di questa terapia – dichiara Marco Chiaramello, direttore della RSA Paolo Beccaria – è offrire ai nostri ospiti un beneficio sia per il corpo sia per la mente e portare quindi, anche a chi è nella sofferenza, un sorriso che non sia forzato o “dovuto”, ma che penetri nei cuori, donando un po’ di serenità e di pace. I volontari interagiscono con gli ospiti in maniera esemplare: prima di entrare nelle camere chiedono informazioni sulle persone che andranno a trovare e questo permette di entrare in relazione con loro e mettere in pratica un intervento personalizzato. Questo progetto nasce grazie alla sinergia che abbiamo creato con le risorse presenti sul territorio ed è molto apprezzato dagli ospiti che partecipano attivamente e entrano in relazione con i volontari.

 

RASSEGNA STAMPA

Il Giorno: Clown-terapia per aiutare gli ospiti della RSA

La Provincia Pavese: Terapia del sorriso alla rsa

Angeli Press: Clown in corsia contro Alzheimer e Parkinson