
LUCCA – Gli smartphone, i tablet e i social sono la nuova frontiera per il sostegno e l’integrazione delle persone con il disturbo dello spettro autistico. Infatti, l’utilizzo dei nuovi strumenti di comunicazione di massa può essere un valido strumento per aiutarli a vivere una vita il più possibile integrata con le realtà in cui vivono. A questo deve essere abbinato un percorso di educazione all’autonomia soprattutto negli ambiti quotidiani: cucinare, prendere i mezzi pubblici e curare la casa. L’obiettivo, soprattutto nell’ambito del Dopo di noi, è quello di preparare i ragazzi con diagnosi di disturbo dello spettro autistico a svolgere quelle operazioni fondamentali che li renderanno veramente autonomi anche quando non ci saranno i parenti più stretti.
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