Come ogni anno Casa Breda nel periodo che sia avvicina al Natale Casa Breda freme, immersa nei preparativi, avvolta dalle luci e dai colori, ogni giorno che passa si riempie e prende una nuova forma, quella della festa principe dell’anno, quella che da bambini si aspetta con trepidazione e da adulti si vive con la gioia di donare.

Non mancano mai gli addobbi eclettici, creati con materiale da riciclo, quest’anno sono tutti fatti completamente con i rotoli di carta igienica ma a farla da padrone sono sempre il maestoso albero del salone centrale e il presepe, proprio quest’ultimo creato negli ultimi anni dai volontari della parrocchia del quartiere, San Stefano d’Ungheria.

Negli anni il rapporto con i volontari si è fatto sempre più stretto, sempre più sono le adesioni dei parrocchiani di Don Daniele per dedicare un po’ del tempo che hanno a disposizione alla nostra “Casa”, ci piace pensare di essere una famiglia allargata dove anche chi vive il quartiere si senta in un luogo familiare quando varca il nostro cancello e questo modus operandi ha fatto si che si sia creata una vera e propria alleanza educativa, dove chiunque si fa mentore o discente a seconda delle occasioni ma soprattutto ci unisce valicando i confini delle proprie disabilità.

Ma quest’anno i volontari che si sono dedicati alla costruzione del presepe: Oscar, Renzo, Daniele si sono proprio superati in originalità e pensiero in quanto hanno saputo ricreare la facciata, uguale in ogni minimo particolare, di Casa Breda. Hanno riprodotto proprio tutto compreso il gazebo, sotto ilquale, durante l’estate, gli ospiti possono uscire per cercare un po’ di refrigerio. Oscar ci ha spiegato che avevano deciso quindi di mettere lì la rappresentazione della Natività con queste bellissime parole: “è Gesù che, scegliendo di venire in una situazione di estremo bisogno com’è appunto CasaBreda, dona proprio quel Refrigerio di cui anche noi tutti abbiamo necessità. Per tanto se vuoi incontrare Gesù, puoi venire a Casa Breda, perché di sicuro qui lo incontri! Una scritta avrebbetradotto questo messaggio: CASA BREDA, CASA DI GESU’.”

Martedì 10 dicembre Oscar, Renzo e Daniele hanno provveduto all’allestimento del presepe e l’augurio che ci hanno lasciato ci sembra doveroso citarlo:

Chiunque entra ora nel salone di Casa Breda può apprezzare un modellino, più o meno aderente alla realtà ma ricco di particolari come il selciato puntiforme, le finestre, le grondaie, le panchine, la figura dell’Angelo Custode vicino alla porta di ingresso. Ma, nello stesso momento, nel suo insieme può coglierne l’essenzialità e la forzadel messaggio che vuole portare. Speriamo che tante persone, magari attratte da questa novità, trovino ora l’occasione per iniziare a frequentare gli ospiti di Casa Breda, portando loro una parola ed un sorriso.

In questo momento storico in cui ci ritroviamo sempre a correre e a sbirciare l’orologio con la speranza che le ore si dilatino e ci permettano di poter fare tutto ciò che la nostra agenda ci rammenta è imperioso ricordare che c’è un luogo dove il tempo sembra essersi fermato, dove le vite scorrono lente e claudicanti ma che il tessuto di quel luogo è imperlato di relazioni, che la rete di sostegno del territorio stringe le maglie attorno a noi e che i nodi sono sempre più forti, ne è la dimostrazione tutta l’attenzione che il grande mondo del volontariato ci sta offrendo in questi giorni che precedono le feste dedicate alla famiglia.