Prosegue senza soste la campagna di messa in sicurezza del Polo carcerario di Rebibbia. Nell’ultima settimana infermieri e operatori socio-sanitari Nuova Sair hanno somministrato un migliaio di dosi di vaccino ad altrettanti detenuti e agenti della polizia penitenziaria, con il coordinamento sanitario della Asl Rm2.
«Siamo stanchi ma pienamente soddisfatti: attraverso la nostra fatica contribuiamo a far uscire il Paese da questa terribile emergenza sanitaria che da più di un anno ci vede in prima linea, accanto alle detenute e ai detenuti di Rebibbia» commentano le infermiere Rosa Mastracci e Nadia Paolino, che coordinano il lavoro del personale Nuova Sair nell’importante polo penitenziario romano.
La campagna vaccinale, infatti, è la parte terminale di una più complessa articolazione di attività che dall’inizio della pandemia sta impegnando il nostro personale sanitario e socio-sanitario anche nell’esecuzione dei tamponi (circa 30mila) e nell’assistenza dei ristretti che hanno contratto il virus. Senza contare le attività connesse a quelle sanitarie, come l’allestimento delle 19 sale vaccinali e l’organizzazione dei servizi sanitari all’interno del Carcere.
«Sentiamo il dovere di ringraziare tutti gli infermieri e gli oss che stanno somministrando i vaccini r dando assistenza per l’impegno indefesso, la comprensione, lo spirito di squadra che hanno dimostrato in questo incredibile tour de force – aggiungono Mastracci e Paolino».
Alle attività di coordinamento della campagna hanno preso parte anche Alessandro Montevecchi e Ione Moriconi della direzione nazionale sanitaria Nuova Sair.