Simona, nome di fantasia, si era rassegnata all’isolamento e all’esclusione a cui l’aveva costretta la Sclerosi Multipla, ed era convinta di non poter chiedere più nulla alla vita. Simona oggi ha “oltrepassato il muro” e ritrovato la propria motivazione all’interno di nuove relazioni sociali.

La sua storia, come quella di molti altri, testimonia l’importanza di affiancare i pazienti non solo dal punto di vista medico, ma anche psicologico e sociale. Una necessità di cui il Servizio Domiciliare del Presidio di Riabilitazione Nuova Sair di Via Dionisio, nel quadrante di Roma Est, è convinto da anni.

Per questo è nato il progetto “Al di là del muro: il paziente con Sclerosi Multipla in trattamento domiciliare” che prenderà il via nel contesto della Settimana della Sclerosi Multipla (25 maggio – 02 giugno).

Il progetto mira a migliorare la qualità di vita di oltre 20 persone affette da Sclerosi Multipla, seguite presso il proprio domicilio da Nuova Sair. Proprio l’interesse e l’impegno dell’equipe all’interno dell’intimità della casa ha mostrato la via verso un approccio che supera i limiti fisici prodotti dalla malattia. La persona viene considerata nel suo insieme, dando particolare risalto alle sue relazioni sociali.